In una vecchia zona industriale da tempo abbandonata sorgono due nuovi edifici che rappresentano l’elemento qualificante di un importante intervento di rigenerazione urbana dell’ex area Marangoni a Rovereto e il cui risultato è la costruzione di ben 68 appartamenti destinati al social housing.
Fabbricati impiegando il legno degli abeti abbattuti nel 2018 dalla tempesta Vaia in val di Fiemme e in Primiero, i due volumi abitativi rispondono ai moderni criteri del costruire, dando vita a un progetto sostenibile sotto il profilo sociale, ambientale ed economico.
La struttura portante del complesso edilizio (pareti portanti e solai) è in X-lam e, al momento, la palazzina A è l’edificio con struttura in legno più alto d’Italia. A supporto sono presenti anche pilastri e architravi in legno lamellare e in acciaio. La stratigrafia dei solai è molto leggera e ha ottime prestazioni acustiche. Inizialmente immaginati dalla committenza in classe energetica B, i due edifici sono stati in seguito realizzati in classe energetica A+ e tutte le unità immobiliari sono dotate di impianti di riscaldamento e di raffrescamento a pavimento con impiego di deumidificatore. Il progetto si caratterizza per costi di realizzazione estremamente contenuti ed è stato premiato da Urbanpromo.
Team di progetto: ing. Tiziano Sartori (Strutture); ing. Fabio Giovannini (Impianti meccanici); p.i. Mauro Lorenzi (Impianto elettrico); ing. Massimo Garbari (Consulente ARCA)
Realizzazione: Gruber (Impianti meccanici); Ampex (Impianti elettrici)
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